lunedì 10 marzo 2008

lunedì 28 gennaio 2008



sò fica sò bella sò fotomodella.. ahahhahahahaha

mercoledì 23 gennaio 2008

Gimme five..

..all right!


Ma mi ami?


Si tanto..

e tu?

si anch'io, non stavamo parlando di biscotti?

Oggi è San Roberto Marchesini




Affascinante...sto leggendo "pedagogia cinofila" di Marchesini..e vorrei condividere con tutti uno stralcio del primo capitolo




"La banalizzazione è un forte ostacolo per la crescita di un segmento culturale perchè impedisce la proposizione umile (il "so di non sapere"), conduce a una leggerezza d'approccio, facilita i profili bassi e derisivi, non sente le necessità e non richiede un approccio professionale, non è un incentivo per la ricerca, non aiuta nel processo di attribuzione di importanza, non crea coscienza sui profili della responsabilità in adozione, gestione e conduzione del pet.


Antropomorfismo e basso indice di ruolo aprono inoltre la strada al pietismo, ossia al considerare l'animale come un'entità minore, sfortunata, solo da tutelare, incapace quindi di reciprocare o comunque con la quale l'uomo non sente il proprio bisogno per la reciprocazione. Solo apparentemente la visione pietistica va nella direzione della difesa dell'animale, perchè in realtà facilita disposizioni paternalistiche dove è l'uomo a sapere sempre cosa occorre all'animale e dove l'uomo difficilmente si mette in gioco. Il pietismo dà luogo a un'interazione totalmente sbilanciata, con eccessi di tutela, morbosità di rapporto, tendenza alla puerilizzazione dell'animale, chiusura su pochi ambiti dell'indirizzo relazionale. Sopratutto nei confronti del cane la deriva pietistica ha degli effetti deleteri anche perchè il cane è portato a strutturare la relazione con l'uomo sulla base di un'integrazione sociale (collaborare, fare attività insieme, capirsi nella quotidianità) e non su un'affiliazione di matrice parentale."


[...]


"Banalizzazione,pietismo, iconomorfismo sono senza dubbio le tre direttrici più importanti che impediscono lo sviluppo di una cultura di relazione con il cane nell'apparente accondiscendenza, amore, tutela che caratterizza la cultura urbana"




***




Questo brano lo dedico a tutti i volontari di canili e gattili etc etc..


Ai miei genitori


E a tutti quelli che leggendo questo pezzo diranno "quante cazzate"




e un grazie a Luca Spennacchio che mi ha aperto gli occhi tempo fa su queste cose.


ed ovviamente ad Angelo che mi sta dando la possibilità di crescere.